INVESTIRE IN ORO: DUE STRATEGIE PER FARLO
L’investimento in oro è possibile e lo si può fare in due modi: o “puntando sul rialzo” o “puntando sul ribasso” del prezzo dell’oro.
E’ un bene molto richiesto da chi ha potere economico.
Coloro cioè che hanno la possibilità di investire denaro.
Recentemente la quotazione dell’oro è salita sopra i 1.790 dollari l’oncia.
Il massimo storico invece risale al settembre del 2011, quando l’oro salì a 1.898 dollari l’oncia.
Esistono svariati strumenti che permettono di investire in oro, ma tutti questi rientrano in due principali macro aree, e sono:
- Investimento in oro fisico (monete e lingotti)
- Investimento in oro finanziario (futures, azioni ecc…)
Sono due tipologie di investimenti completamente diversi. Bisogna dunque saper scegliere correttamente cosa fa più al caso nostro e alle nostre necessità.
Sarà utile informarsi a fondo da veri esperti e non da chi ne sa quanto noi. C’è chi addirittura sostiene che non ci sia differenza fra le varie tipologie.
Non c’è niente di più sbagliato! La differenza c’è eccome ed è più che palese!
Come prima cosa bisogna analizzare il perché vogliamo investire in oro.
Non c’è inoltre un meglio o un peggio. Sono due investimenti diversissimi ma non ce né uno migliore all’altro. Hanno entrambi dei lati negativi e dei lati positivi. Possiamo affermare con sicurezza però che ben o male si compensano a vicenda nei loro pro e nei loro contro.
Fatto sta che facendo un investimento sbagliato potremmo ritrovarsi poi in una situazione poco piacevole.
MONETE E LINGOTTI
Iniziamo questo articolo parlando di come sia possibile investire in oro fisico.
Come riportato sopra, l’oro fisico vuole intendere: monete e lingotti d’oro.
Chiariamo subito una cosa: non rientrano in questa categoria i gioielli (bracciali, collane, anelli ecc…)
La motivazione è piuttosto semplice! Questi ultimi nel loro prezzo finale includono “tante cose”, come ad esempio la lavorazione della creazione stessa, il marchio, la pubblicità, il testimonial (nel caso ci sia la figura di un personaggio pubblico) ecc…
A questa tipologia di investimenti invece interessa solo ed esclusivamente il prezzo dell’oro puro.
Le monete vengono emesse dagli Stati di tutto il mondo ed hanno origini antichissime.
A partire dal 550 a.c. sono già presenti nell’antica Lidia, una regione storica dell’Asia Minore occidentale.
All’epoca le monete d’oro (moneta a corso legale) venivano utilizzate come noi oggi usiamo il denaro. I commercianti le ricevevano alla vendita delle loro merci.
Solo nel secolo scorso si è deciso di realizzare una tipologia di moneta che non fosse legata al metallo giallo.
Oggi chiaramente le cose sono cambiate. L’economia si basa sui pagamenti in banconote mentre il mercato stabilisce il valore di una moneta d’oro.
Chi stabilisce oggi il prezzo di una moneta d’oro?
Affermare che il prezzo di una moneta d’oro viene stabilito dal valore di mercato è una risposta un po’ troppo generica e poco chiara.
Ci sono ben tre fattori che determinano il suo valore, e questi sono:
- Prezzo dell’oro attuale (va controllato costantemente perché varia sempre)
- Il suo peso (i grammi o i chili di una moneta o di un lingotto)
- Lo spread (il costo cioè che viene applicato dal rivenditore per il suo guadagno)
La formula per calcolare il suo valore è dunque molto semplice. Basterà moltiplicare il prezzo dell’oro per i grammi di oro puro. Dalla cifra ottenuta dovrete aggiungere il costo dello spread.
Un dato da tener conto: più è piccolo il taglio del lingotto o della moneta, maggiore sarà lo spread che applicherà poi il rivenditore!
Sul mercato c’è l’imbarazzo della scelta. Si parte da monete con una pesatura di cinque grammi per arrivare a ben oltre i trenta.
Le monete d’oro da investimento non sono però sempre pure al 100%, spesso sono composte da altri metalli assieme all’oro. In casi come questi, si afferma che l’oro è in lega con altri metalli e la sua purezza viene misurata in carati o millesimi.
Quando una moneta non è pura non sarà definita con 999,9 millesimi, bensì saranno 900. È chiaro quindi che anche il suo valore sarà diverso.
Bisogna però aprire una parentesi circa la numismatica.
L’investimento in monete d’oro è una cosa, le monete da collezione un’altra. Siamo difronte a due mondi lontanissimi.
La numismatica comprende tutte quelle monete che hanno una valenza storica, che sono cioè legate ai secoli scorsi e alle epoche a noi lontane. La loro importanza è legata alla storia, al percorso artistico e culturale del passato.
Sono due tipologie di valori diversi.
Quanto dobbiamo investire?
La quantità di capitale da investire lo scegliamo noi. Si può partire anche da cifre contenute come ad esempio 300 euro.
I lingotti d’oro sono un altro modo per investire in oro fisico.
Anche in questo caso, le loro misure sono svariate. Si parte dai pochi grammi fino ad arrivare a pesi importanti come dodici chili. Questo appunto ci permette di iniziare l’investimento con poco e capire se la cosa fa per il caso nostro.
Va però anche detto che, a differenza di quanto si potrebbe mai pensare, i lingotti da un grammo costano di più di un lingotto da un chilo!
Perché? In realtà la risposta potrebbe essere piuttosto logica.
I costi di produzione sono alti e lavorare una “miniatura” è decisamente più complicato che lavorare una grossa forma, e questo chiaramente va ad incidere sul prezzo finale.
Converrebbe quindi optare per un lingotto non troppo piccolo, chiaro che, in questo caso il potere economico dell’investitore è determinante.
I lingotti inoltre, hanno un numero di serie ed un peso certificato ufficialmente.
Un lingotto d’oro è dunque soggetto ad una verifica finale e globale.
Questo processo viene chiamato “saggiatura”.
Tutti i lingotti che superano questo rigido test vengono rinominati “Good Delivery” dal mercato professionale dell’oro.
A differenza delle monete, dove quest’ultime possono essere mescolate con altri materiali, i lingotti vengono prodotti con 999,9 millesimi di oro. Si tratta quindi di oro purissimo.
Altro punto molto importante e da non sottovalutare è: una volta acquistata una o più monete d’oro oppure un lingotto, dove li posso conservare?
Bè… certamente non sotto il letto o dietro una piastrella della cucina!
Vengono conservati all’interno di un caveau e finché si trovano all’interno di quest’ultimo mantengono il loro status di Good Delivery.
Gli spostamenti di un lingotto, tra caveau autorizzati, vengono registrati. Si crea così una catena di integrità. Quest’ultima la si spezza quando il risparmiatore richiede di ritirare il proprio lingotto per depositarlo in una cassetta di sicurezza.
Facendo questa scelta il lingotto in questione potrebbe perdere la propria integrità. Perde cioè la garanzia di purezza che aveva in origine e rischia seriamente di svalutare il proprio valore. In casi come questi bisogna poi ripetere una nuova saggiatura, ovviamente a carico del proprietario.
L’oro che rimane all’interno del marcato viene venduto ad un prezzo maggiore perché gli acquirenti giustificano la cifra richiesta, essendo appunto sicuri della purezza dell’oro in questione.
ORO FINANZIARIO: COME INVERSTIRE IN ESSO E LE VARIE TIPOLOGIE
Investire in oro finanziario è ben diverso rispetto all’investimento in lingotti fisici.
In questo caso si è esposti al prezzo dell’oro ma senza acquistarlo.
Esistono svariate tipologie di investimento e si può guadagnare se l’oro sale o se l’oro scende in base appunto alla opzione che si sceglie.
È un investimento molto rischioso.
Questa scelta comporta dei rischi che ovviamente non si hanno con l’acquisto di monete e/o lingotti. Va fatto solo se ci si può affidare a mani esperte e a dei professionisti. Bisogna quindi stare molto attenti.
Questi sono gli strumenti più comuni per investire in oro finanziario:
- Etc o Etf sull’oro
- Futures sull’oro
- Opzioni sull’oro
- Azioni di società minerarie
I primi elencati, gli Etc (Exchange Traded Commodity) e gli Etf (Exchange Traded Funds), sono dei fondi (con una struttura giuridica ben diversa) ed il loro scopo è quello di replicare il benchmark al quale fanno riferimento.
Per benchmark si vuole intendere l’investimento che il fondo ha la necessità di replicare. Un Etf che replica il prezzo dell’oro ha come benchmark l’oro. Se avesse dovuto replicare l’argento invece, il suo benchmark sarebbe stato appunto, l’argento.
Sono strumenti quotati che possono investire tutto il patrimonio in un’unica materia prima.
La maggior parte di questi prodotti utilizza dei contratti finanziari legati all’andamento della quotazione dell’oro, altri invece preferiscono oro fisico perché rispecchiano fedelmente il suo valore.
Questo tipo di investimento è decisamente comodo e sbrigativo, va specificato però che si rischia, nel caso degli Etc, di imbattersi nell’incombenza dell’emittente.
Questi fondi di investimento sono titoli finanziari che si possono acquistare in banca, e sono confezionati per replicare in modo quasi perfetto l’andamento del prezzo dell’oro fisico.
In parole semplici: questi fondi permettono di guadagnare o di perdere in base a quanto aumenta o diminuisce il prezzo dell’oro. Può andare benissimo e far guadagnare all’investitore un sacco di soldi e allo stesso tempo può portarti alla rovina.
In questa tipologia di investimenti va tenuto conto anche il cambio Euro/Dollaro.
L’oro è quotato in dollari statunitensi, per cui il risultato dell’Etc/Etf dipenderà anche da questa variabile. Questo vale anche per l’investimento circa l’oro fisico.
Va anche detto che il problema non si pone più di tanto quando l’investimento si vuole intendere per un lungo periodo. Ad oggi, non si sono manifestati casi preoccupanti su investimenti di lungo termine. La situazione potrebbe variare quando l’investimento si basa su un lasso di tempo breve.
Bisogna tenere presente però che il Dollaro si apprezza sull’Euro. Per cui quando il Dollaro è più forte, l’investimento in oro guadagna denaro. In caso contrario, l’investimento diminuisce.
Giusto per fare un breve esempio…
In un primo momento per acquistare 1.000,00 Dollari son serviti 800,00 Euro.
Il giorno successivo il Dollaro si è apprezzato sull’Euro e ciò significa che ora per acquistare gli stessi 1.000,00 Dollari serviranno 810,00 Euro.
Il Dollaro quindi si è apprezzato del +1,25% sull’Euro.
Il rendimento giornaliero dell’Etf sarà quindi:
+1% (rialzo del prezzo dell’oro) + +1,25% (deprezzamento dell’Euro) = +2,25%
Se fosse il contrario? Cioè l’Euro ad apprezzarsi del +1,25% sul Dollaro? In questo caso, questa sarebbe la performance giornaliera dell’Etf da calcolare:
+1% (rialzo del prezzo dell’oro) + -1,25% (apprezzamento dell’Euro) = -0,25%
Questi esempi hanno avuto lo scopo di esemplificare il tutto. Spesso la pratica è molto più semplice e comprensibile della teoria.
Per farla breve… per un investitore europeo che acquista oro è importante che il Dollaro si rafforzi sull’Euro! Molto semplicemente!
Il Dollaro è l’unità di conto mondiale, percui tutte le materie prime sono quotate in dollari. Per noi europei dunque, il cambio di monete sarà sempre importante e va tenuto d’occhio. Influisce quindi su tutti i tipi di investimento in oro (ma non solo), che sia esso fisico o finanziario.
Terminiamo il paragrafo degli Etc/Etf dicendo che sono dei fondi detti a gestione passiva perché il loro scopo è quello di replicare esattamente il benchmark di riferimento. Non devono sovraperformarlo, cioè cercare di far meglio, ma nemmeno sottoperformarlo. A differenza di molti fondi con gestione attiva non c’è il rischio di fare peggio con il benchmark.
Ci sono poi alcuni Etf/Etc che sono quotati sulla Borsata Italiana che seguono già l’andamento dell’oro in Euro. E’ quindi un pensiero in meno per l’investitore!
Futures sull’oro.
I futures, assieme alle opzioni, sono gli strumenti derivati più conosciuti e diffusi.
Un future sull’oro vuole essere un contratto fra due soggetti che si impegnano a dare o a prendere in consegna una determinata quantità e purezza di oro fisico. Viene inoltre stabilita una data ed un prezzo.
Quindi, detta più semplicemente, un future sull’oro è un contratto finanziario che può essere acquistato in Borsa e che permette di investire sul prezzo dell’oro.
Ci sono poi due varianti.
La variante “andate long” ci permette di guadagnare nel momento in cui l’oro subisce un rialzo di prezzo. Nel momento in cui si va a vendere il future, ed il prezzo dell’oro sarà più alto rispetto a quando lo si è acquistato, ci sarà un guadagno.
“Andate short” vuole intendere l’opposto. Il guadagno ci sarà nel caso in cui il prezzo dell’oro, nel momento in cui chiude la posizione, sarà più basso del prezzo iniziale.
Nel caso di guadagno, le Borse che gestiscono i futures, liquidano l’investitore in modo molto semplice. Dando semplicemente la differenza di prezzo.
La Borsa, alla scadenza, non farà altro che togliere il guadagno del soggetto vincente dal conto della controparte. Ricordiamo sempre che stiamo parlando di contratti tra due soggetti; una che acquista ed una che vende.
Colui che sta vincendo si ritroverà sul proprio conto il guadagno e la controparte una cifra inferiore rispetto a quella che aveva in partenza.
Perché vengono definiti “derivati”?
Semplicemente perché derivano da una materia prima sottostante. Se non esistesse l’oro non ci sarebbero i future sull’oro. Se non esistesse il petrolio non ci sarebbero i future sul petrolio. Il concetto è davvero semplice!
I futures ci sono su tantissime cose: indici di borsa, azioni ecc…
L’effetto leva è un altro punto da analizzare. Viene utilizzata dagli strumenti derivati.
La leva finanziaria è la possibilità per un investitore di poter investire in qualcosa che costa in realtà più di quel che lui davvero spende.
È un concetto che si comprende nella pratica dei calcoli matematici.
Ecco un esempio pratico e semplice: abbiamo speso 100 per acquistare un’oncia dal valore di 1.000 dollari. Se il prezzo di quest’ultima dovesse salire a 1.200, il guadagno sarà di 200 dollari. Abbiamo comprato a 1.000 e rivenduto a 1.200.
Ad occhio ci verrebbe da pensare che il nostro guadagno è stato del +20%, invece no! È sbagliato!
Se noi abbiamo speso 100 dollari per l’acquisto di un’oncia e poi rivenduta per 1.200, significa che la nostra percentuale di guadagno è stata del 200%.
Ricordiamo però che questo 200% può anche essere perduto, quindi fate attenzione!
Se il prezzo dell’oro anziché aumentare dovesse diminuire la percentuale non sarebbe più la nostra misura di guadagno, bensì di perdita.
Ribadiamo quindi che questa tipologia di derivati, vedi i futures, sono consigliati solo ed esclusivamente ad un pubblico molto esperto e del settore. Il pubblico in questione deve aver appreso tutte le nozioni e perfettamente la teoria.
Inoltre, per l’utilizzo di questi strumenti non basta sapere. Bisogna avere una comprovata esperienza sui mercati.
L’improvvisazione non porta a nulla, se non alla perdita dell’intero patrimonio.
Opzioni sull’oro.
Anche quest’ultimi rientrano nella categoria degli strumenti derivati, ed anche qui ritroviamo molte delle caratteristiche viste nei futures. Ad esempio, l’effetto leva. Quest’ultima viene concessa all’investitore e sono caratterizzate da un sottostante (benchmark) al quale fanno riferimento.
Un’opzione è uno strumento che dà al possessore il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere una determinata quantità del sottostante (in questo caso, si tratta di oro chiaramente) ad un prezzo predeterminato (strike price) entro una certa data.
Per ogni opzione che compriamo dobbiamo poi pagare un costo, definito premio.
Le opzioni inoltre si dividono in due categorie:
- Opzione “call”
- Opzione “put”
Nel primo caso, nell’opzione “call”, si va a guadagnare quando il prezzo dell’oro sale. Nel secondo invece, l’inverso. Si guadagna quando il prezzo dell’oro scende.
Azioni di società minerarie.
L’acquisto è un’altra tipologia di investimento non oro non fisico. Sono cioè delle azioni di società minerarie che si occupano di estrazione dell’oro.
Queste azioni, se scelti nella maniera corretta, possono addirittura sovraperformare, quindi fare meglio, del prezzo dell’oro stesso.
Il prezzo dell’oro ovviamente è influente nel valore di queste azioni, ma non è l’unico fattore che va incidere poi sul prezzo finale.
Questi altri fattori potrebbero essere: diffusione geografica dei progetti minerari, i costi della società, la redditività, la qualità della gestione ecc…
Il giusto mix di questi fattori può dare all’investitore la possibilità che il titolo possa addirittura far meglio del prezzo dell’oro stesso.
I titoli di società minerarie sono particolarmente indicati per i piccoli investitori.
L’importante è analizzare perfettamente la società in questione e capire come viene gestita. Scegliere a casaccio può solamente far danni. Ricordiamo che se viene scelta una società poco sana, nel caso di fallimento, si potrebbe perdere la totalità dell’investimento.
Anche in questo caso, si consiglia di affidarsi a dei professionisti che abbiano maturato un’esperienza importante nel settore. Devono essere esperti di materie economiche e finanziarie.