A seguito dell’attentato di matrice islamica che il 31 ottobre è avvenuto a New York e ha scosso dall’interno gli Stati Uniti, Donald Trump ha twittato parole aspre e durissime neiconfronti del terrorista Sayfullo Saipov, un ventinovenne di origine uzbeka che, secondo le prime indiscrezioni, si trovava negli USA dal 2010.
Il twitt
Queste le parole pubblicate tramite il suo profilo twitter dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump: “Il terrorista di New York era felice quando ha chiesto di appendere la bandiera dell’Isis nella sua stanza di ospedale. Ha ucciso 8 persone e ne ha ferito gravemente 12. DOVREBBE ESSERE CONDANNATO A MORTE!”.
Le dichiarazioni del terrorista e la risposta di Trump
Sayfullo Saipov, durante gli interrogatori ha dichiarato che la scelta di compiere l’attacco proprio il 31 ottobre, nella giornata di Halloween, una festività molto sentita e largamente celebrata da grandi e piccoli negli USA, aveva l’evidente scopo di mietere più vittime possibili.
Oltre al twitt precedentemente citato e alla netta intenzione di imporre al terrorista uzbeko una lunga detenzione nel durissimo carcere di Guantanamo, Donald Trump si schiera sempre più decisamente verso quella dura e controversa politica anti-immigrazione che lo ha caratterizzato fin dalle origini della sua campagna elettorale.
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